L’odontoiatria pediatrica si basa sui concetti di cura, prevenzione e attenzione nei confronti della dentatura decidua, in modo da intercettare eventuali problematiche già nel bambino e far sì che la dentatura permanente si formi e si sviluppi nel modo corretto.
Odontoiatria e pedodonzia
È rilevante la relazione che intercorre tra odontoiatria pediatrica e pedodonzia, ovvero la branca dell’odontoiatria che si occupa del benessere dei denti del bambino dalla nascita alla pubertà. Pedodonzia significa anche cura del sorriso dei più piccoli, educazione all’igiene orale, dialogo e instaurazione di un rapporto amichevole fra il piccolo paziente e il dentista, creazione di un ambiente confortevole e superamento delle paure. Proprio per questo, un odontoiatra pediatrico è un professionista dotato non solo di grande professionalità, ma anche di empatia con il bambino, al quale sa sempre riservare il suo sorriso migliore.
Quando iniziare ad effettuare le prime visite pediatriche
Gli esperti odontoiatri consigliano di eseguire le prime visite intorno ai 5 anni per contrastare fin da subito una eventuale crescita irregolare o lenta dell’apparato dentale e per garantire una corretta formazione della dentatura permanente.
Le malocclusioni, spesso dovute alle spinte linguali sui denti o alla cattiva abitudine di succhiare il dito, lo scorretto allineamento dentale o le malposizioni gravano sullo sviluppo delle abilità fonatorie e masticatorie, oltre che sulla postura corporea. Proprio per questo è necessario effettuare con una certa frequenza delle visite anche tra i 9 e i 13 anni, gli anni più importanti per lo sviluppo e la crescita di un ragazzo.
Gli interventi di odontoiatria pediatrica
Le principali terapie effettuate sui bambini sono principalmente:
- Sigillature: si tratta di una procedura che prevede l’applicazione di una resina fotopolimerizzante atta a sigillare i denti e a proteggerli da formazione di carie o azioni batteriche.
- Fluoroprofilassi: è il metodo più efficace per la prevenzione delle carie. Il fluoro è anche l’elemento fondamentale per la formazione di denti e ossa sani e forti.
- Ortodonzia intercettiva: ha il fine di individuare malocclusioni dentali o scheletriche e intervenire il prima possibile per curarle e risolverle.
- Endodonzia: è un trattamento che permette di curare il tratto canalare di un dente deciduo al fine di preservare la salute del dente stesso.
- Estrazione: deve essere effettuata quando un dente da latte rimane nell’arcata dentale, andando a contrastare lo sviluppo del dente definitivo.
- Applicazione di apparecchi fissi tradizionali, con lo scopo di riallineare l’arcata dentale, o apparecchi mobili, per la cura sia della posizione dentale sia della funzione masticatoria. Vengono utilizzati anche espansori palatali o attivatori dentali portati spesso solo di notte e che permettono, in alcuni casi, di evitare l’utilizzo di un apparecchio fisso.
L’importanza dell’igiene dentale
Fin dalla tenera età, il dentista, con il supporto dei genitori, deve condurre il bambino alla conoscenza e all’attuazione delle buone pratiche di igiene dentale, azioni fondamentali e complementari agli interventi odontoiatrici.
In particolar modo si raccomanda il regolare lavaggio dei denti dopo ogni pasto per contrastare l’accumulo di batteri o la formazione di carie, l’utilizzo corretto dello spazzolino per denti e gengive e, in alcuni casi, del filo interdentale o dello scovolino.
Perché a non avere timore del dentista e a prendersi cura del proprio sorriso si impara sin da piccoli.
